La cornacchia e la brocca
Una cornacchia, mezza morta di sete,
trovò una brocca che una volta era stata piena d'acqua.
Ma quando infilò il becco nella brocca si accorse che vi
era rimasto soltanto un po' d'acqua sul fondo.
Provò e riprovò, ma inutilmente, e
alla fine fu presa da disperazione.
Le venne un'idea e, preso un sasso, lo
gettò nella brocca.
Poi prese un altro sasso e lo gettò nella brocca.
Ne prese un altro e gettò anche questo nella brocca.
Ne prese un altro e gettò anche questo nella brocca.
Ne prese un altro e gettò anche questo nella brocca.
Ne prese un altro e gettò anche questo nella brocca.
Piano piano vide l'acqua salire verso di
sé, e dopo aver gettati altri sassi riuscì a bere e a
salvare la sua vita.
Morale: A
poco a poco si arriva a tutto.
La pulce ed il bue
Quel giorno una piccola
pulce sembrava meno vivace del solito. Le
sue minuscole alette non avevano voglia di scuotersi e le
zampettine che normalmente la portavano a saltellare
avanti e indietro, erano pressoché immobili. Era una
pulce graziosa e nervosetta, anche se quel mattino la noia
pare va essersi impossessata di lei. Per vivacizzare le
sue ore decise di andare a trovare il bue
della fattoria. Il grande
animale pascolava quieto nelle verdeggianti distese erbose
che circondavano le stalle, scuotendo di tanto in tanto la
sua lunga coda sotto i caldi raggi del sole.
Con agili piroette
l'animaletto andò a posarsi davanti a lui. "Salve
" Strillò con un vocino acuto. "Oh,
buongiorno". Rispose gentilmente il bue avvicinando
il suo grosso muso al minuscolo corpicino dell'insetto.
"Sai", disse la piccolina "avevo voglia di
chiacchierare con qualcuno"
"Bene, e di cosa vogliamo parlare?" Chiese il
bue. "Non so..., raccontami un po' del tuo lavoro
"
"Io lavoro per
l'uomo e svolgo duri compiti. Il mio padrone é un
contadino e per lui tiro l'aratro, obbedendo a ogni suo
ordine". Spiegò il bue. "Che buffo!"
Squittì la piccola pulce "Io invece non prendo
ordini da nessuno e mi riposo quando ne ho voglia. L'unica
cosa a cui devo fare attenzione è di non essere
schiacciata dalle manacce di qualcuno. Ma tu cosa ne
ricavi da tanta fatica?" Il bue, con un moto di
commozione nella voce, mormorò: "Ecco vedi, quelle
mani di cui tu hai paura, si trasformano per me in tenere
carezze". Mentre parlava alcune lacrime di gioia gli
scivolarono lungo il muso. "L'uomo apprezza il lavoro
che svolgo per lui e mi ripaga con tanto affetto." La
pulce, stupita dal pianto del suo amico, si allontanò
piano ripensando a quanto udito. Chissà, forse
quell'affetto di cui il bue parlava con tanta commozione
era veramente un bel premio.
Morale : A
volte è difficile comprendere come per certe persone
realmente disinteressate l'affetto possa costituire la
migliore ricompensa del loro operato.
La volpe e l'uva
Una volpe che aveva
fame, come vide su una vite dei grappoli sospesi, volle
impadronirsene ma non poteva.
Allontanandosi disse fra sé: "Sono acerbi".
Morale : Anche alcuni
uomini, non potendo raggiungere i propri scopi per
inettitudine, accusano le circostanze