Gli atleti scendono lungo un trampolino ed
effettuano un salto che deve essere il più lungo possibile
facendo attenzione allo stile, sotto lo sguardo minuzioso dei
giudici. Questa disciplina nasce nel XIX secolo in Norvegia.
Gli atleti si affrontano in 3 specialità: salti individuali su
trampolino Nh o LH oppure a squadra su trampolino LH. Nelle gare
individuali, ogni atleta ha diritto a 2 salti, per cui riporta un
punteggio in cui si considera la distanza del salto e lo stile.
L'ordine di partenza degli atleti per il primo salto viene
determinato dal sorteggio, mentre nel secondo salta per primo
l'atleta che ha ottenuto il minor punteggio nel primo tentativo.
Vince l'atleta che ottiene il punteggio più alto.
Questo viene calcolato sommando i punteggi ottenuti per la
distanza e per lo stile. Lo stile del salto viene valutato da 5
giudici che possono assegnare un massimo di 20 punti, tenendo
conto della precisione, della posizione dell'atleta durante il
volo e dell'atterraggio.
La lunghezza del salto viene calcolata dal punto di stacco al
punto di atterraggio dell'atleta.
TECNICA
Il salto con gli sci può essere suddiviso in 4 fasi:
Rincorsa: l'atleta cerca di acquisire velocità adottando una
posizione molto aerodinamica
Stacco: la fase più delicata ed importante del salto, poiché per
raggiungere distanze considerevoli bisogna staccare al momento
opportuno. Quando stacca dal trampolino l'atleta distende il corpo
e si inclina in avanti.
Volo: l'atleta porta il corpo in avanti verso le punte degli sci,
divaricate a V per sollevarsi maggiormente e aumentare la
lunghezza del salto. Il tempo in cui l'atleta rimane in volo varia
tra i due e i tre secondi.
Atterraggio: l'atleta si mette nella posizione telemark (una gamba
leggermente più avanzata dell'altra) per far assorbire alla gamba
anteriore il colpo prima della fase di frenata. |
|